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Huo Yuanjia |
Il
mondo delle arti marziali tradizionali cinesi è frammentato in
numerosissimi stili e anche all'interno della stessa scuola possono
esserci differenze.
Per
questa mancanza di omogeneità, né in Cina tanto meno in Italia, non
esiste un'unica federazione a garanzia della qualità degli
insegnanti di kung fu tradizionale.
Perciò
l'unico modo per trovare un buon insegnante è attraverso la sua
reputazione..anche se non sempre basta.
Perciò
il consiglio è di affidarsi al proprio senso critico e all'istinto.
La
maggior parte delle persone, penso non abbia molta disponibilità ne
di viaggiare, né di spendere, quindi fossi un neofita, andrei a
guardare tutti i corsi della mia zona.
Se
si è fortunati si possono incontrare ottimi insegnanti in grado di
trascinare indipendentemente dalla disciplina desiderata e in ogni
caso, considerando che le arti marziali dovrebbero insegnare a
maturare combattendo, ci si ritroverà comunque tutti allo stesso
traguardo.
Chiaramente
se si vuole assolutamente seguire una disciplina particolare allora
dovremo raddoppiare le nostre energie ed essere più disponibili.
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Yu Tiantang |
Diventa
invece importante capire che il significato della parola maestro,
deve racchiudere anche quella di educatore, cioè di una persona matura in
grado di far crescere le persone attraverso una disciplina.
Non
a caso nell'etica marziale cinese la crescita morale è più
importante di quella tecnica.
Sarebbe molto fortunato chi dovesse trovare un abile combattente con grandi doti di
educatore.
La
personalità dell'insegnante è una caratteristica unica ma deve
essere limitata.
Fare
l'insegnante dovrebbe essere un ruolo, non si deve essere se stessi,
bisogna essere migliori, essere da esempio, il riferimento di cui gli
allievi hanno bisogno.
Questa
dovrebbe essere una caratteristica comune a tutti gli insegnanti.
Un
buon insegnante è modesto
Un buon insegante (come del resto chiunque) non parla mai di se.
Diffidate
soprattutto dai maestri che si giudicano da soli o che parlano male
di altri colleghi.
Diffidate
dalle divise troppo sgargianti.
Un
insegnante troppo appariscente è segno di vanità o eccessivo
attaccamento all'estetica marziale.
Un
buon maestro combattente non ha tante tacche sulla cintura, o vestiti
luccicanti e non ha bisogno di farsi riconoscere, lo si riconosce.
Studiare
una disciplina marziale non significa dimenticare le proprie radici e
trasformarsi in un improbabile maestro cinese del '800.
Un bravo insegnante, lo riconoscete dall'umiltà e dalla disponibilità nel rispondere alle vostre domande.
Un
buon insegnante insegna ai bambini
Un
ottimo maestro ha nella sua classe non solo allievi adolescenti e
adulti, ma anche bambini. Del resto se si vogliono crescere ottimi
combattenti e ottimi uomini bisogna cominciare da bambini.
E
chi insegna hai bambini denota una grande maturità e pazienza.
Un
buon insegnante incentiva i suoi allievi.
Un
buon insegnante deve essere rigoroso come da tradizione marziale ma
anche motivante.
Deve
essere in grado di tirare fuori il massimo dall'allievo ma deve farlo
in modo da sviluppare la sua autostima e non demolendola con
eccessivo rigore. Deve anche complimentarsi per i suoi progressi e
per il suo impegno. L'insegnamento tradizionale
cinese fatto di eccesivo rigore marziale, punizioni, urla e
percosse è più legato alla cinematografia o all'ignoranza che ad una effettiva necessità.
Non
può parlarvi di combattimento e salute.
Un'arte
marziale non può essere un percorso per la salute e la cosa è
evidente.
Si
arriverà ad avere una grande consapevolezza del proprio corpo e
questo ci aiuterà a prendercene maggiormente cura. Avremo un corpo
più efficiente e più forte.
Ma
la necessità di confrontarsi con gli eventuali rischi di una
disciplina marziale non può che contrastare i principi di una
pratica salutistica.
Chi associa salute all'arte marziale non conosce bene almeno uno dei 2 significati...se non entrambi:
Chi associa salute all'arte marziale non conosce bene almeno uno dei 2 significati...se non entrambi:
se
tengo alla mia salute non vado di certo ad imparare a combattere e viceversa.
Ha
esperienza nel combattimento agonistico
Sembrerà
scontato ma un buon insegnante di arti marziali tradizionali, deve
avere avuto esperienze di combattimento sportivo a contatto pieno,
ciò non
significa essere dei campioni ma è importante avere un minimo di
esperienza in ciò che si insegna.
Purtroppo
il kung fu è un mondo pieno di leggende e ciarlatani che fanno
perdere tempo anche a persone con esperienza. Perciò, avere un
insegnante che ha praticato combattimento agonistico o che lo insegna
in federazioni come fiwuk o pwka (le più importanti in Italia) è già un buon
modo per fare una cernita.
Essere
un campione di forme, allenare solo applicazioni o essere
improbabili manipolatori di energie senza esperienza nel
combattimento, sono solo grandi masturbazioni mentali.
Lavora
molto sui fondamentali
Diffidate
da chi vi lancia nel combattimento senza avervi allenato bene sulle basi.
Anche
se l'immediata pratica vi può lusingare, alla lunga sarà
negativa e poco proficua.
Tutte
le cose costruite bene richiedono tempo, quindi calma e pazienza.
Non ha superpoteri
Tutto
ciò che si viene a sapere dell'insegnante deve rientrare in ottica
di buon senso e ragionevolezza. Le sue capacità vanno sempre fatte
rientrare come frutto di allenamenti duri ma reali.
Non
esistono energie particolari o nascoste se non quelle che esistono in
natura e che sono a conoscenza di tutti.
Qualcuno
con qualche trucco può prendersi gioco della vostra ingenuità ma la
verità è che l'unico
super potere è la capacità del nostro corpo, di produrre incredibili risultati se sottoposto a
duri e costanti allenamenti, come quelli
raggiunti dai campioni di tutte le discipline: calcio, boxe, K1, UFC ecc.
Oltre
le capacità di questi campioni non esiste altro. Loro hanno ottenuto
il massimo.
Prendeteli
come esempio e chiedetevi se ciò che avete sentito dire del tal
maestro è ragionevolmente paragonabile ad uno di questi campioni
oppure è solo il frutto di una grande pubblicità.
Energie in grado di rendere invincibili non esistono.
Energie in grado di rendere invincibili non esistono.
Non
lo si vede dalla genealogia
Che
vuol dire essere maestro della X generazione?
Nulla
che ne certifichi solidamente la qualità, ma che l'insegnante in
questione è uno dei tanti allievi del maestro di 7° generazione,
che a sua volta è uno dei tanti allievi del maestro di 6°...e così
via..
Tutti
gli insegnanti di kung fu possono costruirsi il proprio albero
genealogico.
Ma
da nessuna parte c'è scritto che qualcuno di questi sia più bravo
degli altri.
Importante
invece è sapere se il vostro maestro è stato allievo tradizionale
(tudi), perchè vuol dire che ha fatto un percorso marziale esclusivo
con il suo maestro, cosa non concessa a tutti.
Questo
ancora non significa che vi sia del talento o delle capacità ma che
il percorso intrapreso è comunque serio.
Come
in tutte le professioni non è detto che il grado corrisponda a
competenza.
Sapere
che un insegnante abbia studiato con i migliori esperti al mondo è
un ottimo requisito ma non è purtroppo una condizione sufficiente.
Come
sempre nella vita paga sempre di più la ricerca dell'onestà che non
del titolo.
Si
allena a parte.
L'allenamento
è per la classe e non per l'insegnante.
Ques'ultimo
si può allenare con gli allievi e può essere utile per dare un buon
esempio, ma deve essere comunque più attento a loro che a se stesso.
Un
buon insegnante si prepara in separata sede.
Fa
pochi stages
Perchè
è necessario fare corsi istruttori o insegnanti?
Perchè
non è possibile apprendere le stesse nozioni all'interno del
programma?
Stages
con maestri importanti li consiglio a praticanti esperti che vogliono
approfondire alcuni concetti.
Per
tutti gli altri sono solo una perdita di tempo in quanto se quello
appreso non verrà inserito nel programma di allenamento andrà
inevitabilmente perso.
Gli
stages devono avere un target mirato e non casuale tanto per far
numero e raccogliere più denaro possibile.
Spezzo
una lancia invece in favore di raduni, ritiri dove si lavora tutti
insieme ma soprattutto su ciò che si sta studiando. Un ottima
occasione per consolidare un gruppo e creare un forte legame tra i
praticanti e l'insegnante..
Un
buon insegnante si riconosce da un buon programma e qualche stages ben
mirato.
Stimola
la competizione agonistica
Un
buon insegnante dovrebbe farvi affrontare qualche competizione di
forme e qualche competitzione di combattimento indipendentemente dal
vostro talento.
Senza
esasperazioni la competizione agonistica è un'ottima esperienza
Ha
istruttori preparati
Se
la classe è numerosa o se si inizia a programma inoltrato è
probabile che l'insegnante sia coadiuvato da istruttori o allievi
anziani.
Questo
è del tutto normale, l'importante è che la qualità dei
collaboratori sia adeguata. E anche se non siete esperti, come detto
più volte: senso critico e istinto vi aiuteranno a giudicare.
Un
buon insegnante si riconosce dalla classe.
Un
buon insegnante si riconosce non tanto dal numero di campioni che ha
creato ma dall'atmosfera che si respira all'interno della classe ,
un'atmosfera di...”marziale amicizia”
Buona
ricerca..
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