TANGLANG

 Il tanglang è uno stile morbido e duro allo stesso tempo. La morbidezza e la durezza si alternano come yin e yang: in ogni movimento deve esserci l’alternanza dei due principi.
I movimenti sono morbidi sinuosi e seguiti da rapide accelerazioni.
Le tecniche di combattimento sono pugni ,calci, ginocchiate, gomitate, leve articolari e sbilanciamenti.
E’ un sistema di lotta che predilige la media corta distanza, non sono previsti calci alti in quanto ritenuti pericolosi per la propria stabilità e vulnerabilità.
La potenza e la durezza dei colpi viene nascosta dai movimenti morbidi e fluidi che trasmettono l’energia come una frusta.
Agganciare è il termine forse principale e più comune del tanglang come del resto lo è per l’insetto a cui si è ispirato il sistema.
E’ uno stile di combattimento che si basa sull’astuzia e sull’inganno.
L’idea è quella di sorprendere l’avversario e non contrastarlo con la forza.
Tipiche sono le finte con cui si distrae l’avversario: fingere di colpire sopra per colpire sotto e viceversa.

Le tecniche di mano sono rapide e potenti, forti ma non dure, flessibili ma non deboli, afferrano e lasciano in modo sicuro. Le gambe devono essere veloci e coordinate con le braccia. Il corpo deve essere rilassato per non sprecare energie. Gli occhi devono essere veloci e acuti come quelli di un'aquila. L'applicazione deve essere reale ed efficace.

Nonostante le differenze presenti fra le varie scuole (Qi xing-Sette Stelle, Meihua-Fiore di Prugno, Luhe-Sei Armonie) esiste un unico principio comune per tutte: non opporre forza alla forza,ma sfruttare ogni situazione a proprio vantaggio. Essere fluidi come l'acqua di un fiume ma pronti a distruggere come una tempesta.