lunedì 9 luglio 2012

COME TROVARE UN BUON INSEGNANTE

Huo Yuanjia
Trovare un buon insegnante è una cosa molto importante e difficile.Posso praticare la disciplina che mi piace di più ma se l'insegnante è pessimo, il mio percorso sarà una perdita di tempo.

Il mondo delle arti marziali tradizionali cinesi è frammentato in numerosissimi stili e anche all'interno della stessa scuola possono esserci differenze.
Per questa mancanza di omogeneità, né in Cina tanto meno in Italia, non esiste un'unica federazione a garanzia della qualità degli insegnanti di kung fu tradizionale.
Perciò l'unico modo per trovare un buon insegnante è attraverso la sua reputazione..anche se non sempre basta.
Perciò il consiglio è di affidarsi al proprio senso critico e all'istinto.

La maggior parte delle persone, penso non abbia molta disponibilità ne di viaggiare, né di spendere, quindi fossi un neofita, andrei a guardare tutti i corsi della mia zona.
Se si è fortunati si possono incontrare ottimi insegnanti in grado di trascinare indipendentemente dalla disciplina desiderata e in ogni caso, considerando che le arti marziali dovrebbero insegnare a maturare combattendo, ci si ritroverà comunque tutti allo stesso traguardo.
Chiaramente se si vuole assolutamente seguire una disciplina particolare allora dovremo raddoppiare le nostre energie ed essere più disponibili.

Yu Tiantang
Nell'immaginario collettivo alla parola maestro si associa il significato di maestria, cioè di chi eccelle in una specifica attività ma questa non è una condizione sufficiente per insegnare.
Diventa invece importante capire che il significato della parola maestro, deve racchiudere anche quella di educatore, cioè di una persona matura in grado di far crescere le persone attraverso una disciplina.
Non a caso nell'etica marziale cinese la crescita morale è più importante di quella tecnica.
Sarebbe molto fortunato chi dovesse trovare un abile combattente con grandi doti di educatore.


Un buon insegnante...

Cerca di essere un buon esempio
La personalità dell'insegnante è una caratteristica unica ma deve essere limitata.
Fare l'insegnante dovrebbe essere un ruolo, non si deve essere se stessi, bisogna essere migliori, essere da esempio, il riferimento di cui gli allievi hanno bisogno.
Questa dovrebbe essere una caratteristica comune a tutti gli insegnanti.

Un buon insegnante è modesto
Un buon insegante (come del resto chiunque) non parla mai di se.
Diffidate soprattutto dai maestri che si giudicano da soli o che parlano male di altri colleghi.
Diffidate dalle divise troppo sgargianti.
Un insegnante troppo appariscente è segno di vanità o eccessivo attaccamento all'estetica marziale.
Un buon maestro combattente non ha tante tacche sulla cintura, o vestiti luccicanti e non ha bisogno di farsi riconoscere, lo si riconosce.
Studiare una disciplina marziale non significa dimenticare le proprie radici e trasformarsi in un improbabile maestro cinese del '800.
Un bravo insegnante, lo riconoscete dall'umiltà e dalla disponibilità nel rispondere alle vostre domande.

Un buon insegnante insegna ai bambini
Un ottimo maestro ha nella sua classe non solo allievi adolescenti e adulti, ma anche bambini. Del resto se si vogliono crescere ottimi combattenti e ottimi uomini bisogna cominciare da bambini.
E chi insegna hai bambini denota una grande maturità e pazienza.

Un buon insegnante incentiva i suoi allievi.
Un buon insegnante deve essere rigoroso come da tradizione marziale ma anche motivante.
Deve essere in grado di tirare fuori il massimo dall'allievo ma deve farlo in modo da sviluppare la sua autostima e non demolendola con eccessivo rigore. Deve anche complimentarsi per i suoi progressi e per il suo impegno. L'insegnamento tradizionale cinese fatto di eccesivo rigore marziale, punizioni, urla e percosse è più legato alla cinematografia o all'ignoranza che ad una effettiva necessità.

Non può parlarvi di combattimento e salute.
Un'arte marziale non può essere un percorso per la salute e la cosa è evidente.
Si arriverà ad avere una grande consapevolezza del proprio corpo e questo ci aiuterà a prendercene maggiormente cura. Avremo un corpo più efficiente e più forte.
Ma la necessità di confrontarsi con gli eventuali rischi di una disciplina marziale non può che contrastare i principi di una pratica salutistica.
Chi associa salute all'arte marziale non conosce bene almeno uno dei 2 significati...se non entrambi:
se tengo alla mia salute non vado di certo ad imparare a combattere e viceversa.

Ha esperienza nel combattimento agonistico
Sembrerà scontato ma un buon insegnante di arti marziali tradizionali, deve avere avuto esperienze di combattimento sportivo a contatto pieno, ciò non significa essere dei campioni ma è importante avere un minimo di esperienza in ciò che si insegna.
Purtroppo il kung fu è un mondo pieno di leggende e ciarlatani che fanno perdere tempo anche a persone con esperienza. Perciò, avere un insegnante che ha praticato combattimento agonistico o che lo insegna in federazioni come fiwuk o pwka (le più importanti in Italia) è già un buon modo per fare una cernita.
Essere un campione di forme, allenare solo applicazioni o essere improbabili manipolatori di energie senza esperienza nel combattimento, sono solo grandi masturbazioni mentali.

Lavora molto sui fondamentali
Diffidate da chi vi lancia nel combattimento senza avervi allenato bene sulle basi.
Anche se l'immediata pratica vi può lusingare, alla lunga sarà negativa e poco proficua.
Tutte le cose costruite bene richiedono tempo, quindi calma e pazienza.

Non ha superpoteri
Tutto ciò che si viene a sapere dell'insegnante deve rientrare in ottica di buon senso e ragionevolezza. Le sue capacità vanno sempre fatte rientrare come frutto di allenamenti duri ma reali.
Non esistono energie particolari o nascoste se non quelle che esistono in natura e che sono a conoscenza di tutti.
Qualcuno con qualche trucco può prendersi gioco della vostra ingenuità ma la verità è che l'unico super potere è la capacità del nostro corpo, di produrre incredibili risultati se sottoposto a duri e costanti allenamenti, come quelli raggiunti dai campioni di tutte le discipline: calcio, boxe, K1, UFC ecc.
Oltre le capacità di questi campioni non esiste altro. Loro hanno ottenuto il massimo.
Prendeteli come esempio e chiedetevi se ciò che avete sentito dire del tal maestro è ragionevolmente paragonabile ad uno di questi campioni oppure è solo il frutto di una grande pubblicità. 
Energie in grado di rendere invincibili non esistono.

Non lo si vede dalla genealogia
Che vuol dire essere maestro della X generazione?
Nulla che ne certifichi solidamente la qualità, ma che l'insegnante in questione è uno dei tanti allievi del maestro di 7° generazione, che a sua volta è uno dei tanti allievi del maestro di 6°...e così via..
Tutti gli insegnanti di kung fu possono costruirsi il proprio albero genealogico.
Ma da nessuna parte c'è scritto che qualcuno di questi sia più bravo degli altri.
Importante invece è sapere se il vostro maestro è stato allievo tradizionale (tudi), perchè vuol dire che ha fatto un percorso marziale esclusivo con il suo maestro, cosa non concessa a tutti.
Questo ancora non significa che vi sia del talento o delle capacità ma che il percorso intrapreso è comunque serio.
Come in tutte le professioni non è detto che il grado corrisponda a competenza.
Sapere che un insegnante abbia studiato con i migliori esperti al mondo è un ottimo requisito ma non è purtroppo una condizione sufficiente.
Come sempre nella vita paga sempre di più la ricerca dell'onestà che non del titolo.

Si allena a parte.
L'allenamento è per la classe e non per l'insegnante.
Ques'ultimo si può allenare con gli allievi e può essere utile per dare un buon esempio, ma deve essere comunque più attento a loro che a se stesso.
Un buon insegnante si prepara in separata sede.

Fa pochi stages
Perchè è necessario fare corsi istruttori o insegnanti?
Perchè non è possibile apprendere le stesse nozioni all'interno del programma?
Stages con maestri importanti li consiglio a praticanti esperti che vogliono approfondire alcuni concetti.
Per tutti gli altri sono solo una perdita di tempo in quanto se quello appreso non verrà inserito nel programma di allenamento andrà inevitabilmente perso.
Gli stages devono avere un target mirato e non casuale tanto per far numero e raccogliere più denaro possibile.
Spezzo una lancia invece in favore di raduni, ritiri dove si lavora tutti insieme ma soprattutto su ciò che si sta studiando. Un ottima occasione per consolidare un gruppo e creare un forte legame tra i praticanti e l'insegnante..
Un buon insegnante si riconosce da un buon programma e qualche stages ben mirato.

Stimola la competizione agonistica
Un buon insegnante dovrebbe farvi affrontare qualche competizione di forme e qualche competitzione di combattimento indipendentemente dal vostro talento.
Senza esasperazioni la competizione agonistica è un'ottima esperienza

Ha istruttori preparati
Se la classe è numerosa o se si inizia a programma inoltrato è probabile che l'insegnante sia coadiuvato da istruttori o allievi anziani.
Questo è del tutto normale, l'importante è che la qualità dei collaboratori sia adeguata. E anche se non siete esperti, come detto più volte: senso critico e istinto vi aiuteranno a giudicare.

Un buon insegnante si riconosce dalla classe.
Un buon insegnante si riconosce non tanto dal numero di campioni che ha creato ma dall'atmosfera che si respira all'interno della classe , un'atmosfera di...”marziale amicizia”

Buona ricerca..

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