domenica 17 giugno 2012

COMBATTIMENTO LIBERO

In questo primo post, vorrei condividere questi video che contengono il vero cuore di una disciplina marziale tradizionale. Purtroppo sembra un paradosso ma vi sono ancora molte scuole tradizionali che hanno un'idea troppo distorta del combattimento.
Il primo, della scuola del maestro Brendan Tunks (Qi xing tanglang Australia), mostra un allenamento molto raro purtroppo tra le discipline tradizionali: il combattimento libero, lo sparring.
Qui si nota come esista un concreto tentativo di combattere in maniera tradizionale, senza scendere in ridicole posizioni o tecniche. L'uso del corpo è tradizionale ma allo stesso tempo moderno e naturale.
I moduli di allenamento presentati qui sono due ma ve ne possono essere altri.
Il primo scambio viene effettuato a mani aperte al viso e pugni al corpo il tutto senza l'ausilio di protezioni.
Questo tipo di lavoro ovviamente non può essere affrontato da principianti, ma da praticanti di medio alto livello.
Il secondo è con le protezioni compreso di caschetto integrale per garantire il massimo della sicurezza.


Il prossimo video è della scuola del Maestro Slawomir Milkzarek (Qi xing tanglang Polonia)
Si tratta di un combattimento libero, molto breve in cui si nota l'uso di un particolare modo di portare i pugni a braccia tese tipiche dello stile.
Al contrario del primo video i due combattenti portano i colpi in modo molto e reale e deciso, con la vera intenzione di colpire l'avversario. Un combattimento vero e proprio più che un allenamento.


In entrambi i casi, l'uso del corpo (shenfa) è molto naturale, qui non vi è più forma. 
La forma intesa come cura della tecnica, del movimento e della posizione è solo propedeutica a questo scopo e non bisogna rimanerne schiavi.
Ad un certo livello diventa indispensabile avvicinarsi sempre più alle dinamiche del combattimento reale in modo che la nostra stessa preparazione diventi reale e non immaginaria come spesso accade nelle discipline tradizionali. L'uso delle protezioni è indispensabile e fondamentale per una pratica sana. Ma chi procede nel percorso deve arrivare a gestire confronti anche privi di protezioni, affidandosi al proprio condizionamento fisico.Questo è il reale obiettivo di un vero praticante di arti marziali.

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